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Monday, 19 October 2015

SMOKE SIGNALS



Regista: Chris Eyre

Anno di produzione: 1998

Attori: Adam beach, Evan Adams, Irene Bedard, Tantoo Cardinal Gary Farmer.

Uscito prima di "Skins" appena sei anni prima "Smoke signals" è diretto sempre da Chris Eyre, ma i due film presentano grandi differenze tra di loro. La prima caratteristica che colpisce di questa pellicola è l'atmosfera anni '70 che si respira guardandola, attraverso i colori e  le caratteristiche di quegli anni  (come gli occhiali dalle lenti gialle modello Ozzy Osbourne): un esempio arriva subito all'inizio del film, con lo speaker di una radio nella riserva indiana che si esprime agli ascoltatori con queste parole:

"E' un buon giorno per essere indigeni !!"


Questo è veramente troppo anni '70 !!


Un'altra diversità è che rispetto a "Skins" "Smoke signals" si rivela decisamente meno cupo, nonostante la storia che racconta non sia comunque poi così felice; in molte recensioni a spasso per il web è stato comunque descritto  come un film a metà tra il drammatico e la commedia.

 I due protagonisti principali sono Victor Joseph (Adam Beach) e Thomas Build The Fire (Evan Adams), due giovani ragazzi nativi della riserva di Cuor d'Alene (Idaho); i due sono amici  e sono cresciuti insieme ma le loro personalità sono decisamente opposte. Una cosa che hanno però in comune è l'intenso rapporto che hanno vissuto con il padre di Victor, Arnold: mentre però Thomas lo considera quasi eroe dato che lo ha salvato quand'era bambino da un incendio, Victor ha invece con il genitore un rapporto conflittuale, per il fatto che durante l'infanzia ha dovuto subire la sua dipendenza dall' alcol, le sue violenze ed il successivo abbandono.

La differenza tra i due film è anche nel modo in cui il regista decide di descrivere la violenza: come Moogie anche Arnold è un alcolizzato ma lo spettatore non vede in lui la devastante trasformazione degli effetti dell'alcol come succede invece nel protagonista di "Skins". Sebbene Arnold sia violento con Arlene, sua moglie e madre di suo figlio, qui la violenza sulle donne non viene descritta allo stesso modo: Arlene (la bellissima Tantoo Cardinal) è una donna con una forte e saggia personalità che accetta la soluzione del marito (la fuga) senza alcun rancore. Inoltre non è affatto passiva nei suoi confronti. E' invece Victor, soltanto un bambino, la vera vittima di questa brutta situazione e forse il carattere più cupo di tutto il film. Non riesce ad accettare il comportamento del padre e non può dimenticare la sua sofferenza neanche con il passare del tempo.
Quando Arnold muore in Arizona Victor parte per un viaggio assieme a Thomas, per riportare le ceneri del padre a casa. A Phoenix incontrerà Suzy ( La magnifica Irene Bedard), una ragazza indiana diventata amica di suo padre che gli rivelerà una verità che lui ignorava totalmente.


Il viaggio è l'occasione per il giovane Victor di ripulire la sua vita dalla tristezza, di perdonare definitivamente il genitore, una grande opportunità di capire la sua vita. La scena in cui Thomas spiega a sua nonna che Victor ha finalmente perdonato suo padre, aiuta lo spettatore a capire che il ragazzo non è affatto l' ingenuo che appare per tutta la durata del film, ma che invece conosce il suo amico meglio di chiunque altro.

"Questo film è unico in quanto la sua produzione è tutta nativa americana: produttore, regista, attori, sceneggiatore (Alexie) e tecnici" (da Wikipedia)


Come "Skins" anche questo film rappresenta una grossa opportunità.

L' unica scena in cui lo spettatore può avvertire la presenza "bianca" è quando Victor e Thomas, dentro al bus per Phoenix, incontrano alcuni americani. In un primo momento Thomas inizia una conversazione con una ragazza. Dopo questo i due hanno una discussione con due cow boy arroganti che hanno rubato il loro posto sul bus.

"I cow boys vincono sempre" "I cow boy non vincono sempre" (Thomas dice questo a Victor, che chiede all'amico di tacere)


Per tutta risposta i due si mettono a cantare "John Wayne teeth are in plastic", mentre le persone che  dentro al bus, autista compreso, e si voltano a guardarli. Questa scena mi ha impressionato molto perchè mi ha fatto capire come può sentirsi il membro di una piccola comunità, nel momento in cui esce dal suo microcosmo, e si trova proiettato in una realtà caotica come gli USA.


Importante in questo film è la figura dello sceneggiatore,  Alexie Sherman. Questo film è infatti tratto da una breve storia "This is what means Phoenix, Arizona" direttamente dal libro "The Lone Ranger and Tonto fistfight in heaven"

Sherman Alexie è è un poeta, scrittore  e film-maker nativo americano le cui origini affondano in differenti tribù.








SKINS

Regista : Chris Eyre


Anno di produzione: 2002

Attori: Eric Schweig, Graham Greene, Noah Watts, Michael Spears, Tokala Clifford






Ho visto per la prima volta il trailer di questo film su youtube diversi anni. Mi colpì molto così decisi di comprare il DVD originale su Amazon, perchè la versione streaming sul web era praticamente introvabile.

Oggi (O almeno qualche mese fa) questo film è disponibile per intero su youtube ma all'epoca aspettai quasi un mese per poterlo vedere, perchè il DVD arrivò direttamente a casa mia dagli USA.
Il regista è Chris Eyre.
Eric Schweig (il meraviglioso Uncas de "L'ultimo dei Mohicani) e Graham Greene (Uccello Scalciante di "Balla coi lupi) sono i due protagonisti principali: tutto il film è girato nella riserva di Pine Ridge, South Dakota. Se avete mai avuto modo di vedere il film "Cuore di Tuono" (anch'esso girato a Pine Ridge) non potete non ricordare come questo luogo viene definito dall'agente Frank Cutella, collega di Ray Levoi (Val Kilmer):


"Questo è il Terzo Mondo in America"





Un regista nativo americano, l'esclusiva presenza di attori nativi americani e come sfondo i luoghi stessi in cui vivono, può solo aiutare lo spettatore a fare un passo avanti: con i film del cinema tradizionale americano generalmente una "presenza bianca" (un protagonista) accompagnava lo spettatore nel mondo indiano. Esempi sono il soldato John Dunbar in "Balla coi Lupi", Katy e Honus in "Soldato blu", Tom Jefford in "L'amante indiana" e anche Ray Levoi in "Cuore di Tuono". In un film invece come "Skins" fatto da un regista nativo americano, con tutti attori nativi, in una riserva, lo spettatore è proiettato direttamente in questo modo, senza filtri.

E' questa una delle ragione per cui considero il cinema indipendente nativo americano così attraente.
"Skins" è un film che parla del rapporto tra due fratelli e  della tragica realtà degli Indiani al giorno d'oggi. Rudy (Schweig) è un poliziotto nella riserva, la sua vita di tutti i giorni include la violenza e la tristezza di questa gente. Chris Eyes mostra in questo film tutta la cruda realtà di Pine Ridge proveniente dalla disperazione indiana: un marito che picchia la moglie di fronte al loro bambino, due ragazzi (Michael Spears e Tokala Clifford) che uccidono un loro amico e l' enorme problema dell' alcolismo che distrugge la vita di queste persone. Anche il fratello di Rudy, Moogie (Greene), è lui stesso un alcolizzato, i cui problemi psicologici affondano nella sua esperienza passata come soldato in Vietnam.




Rudy è un uomo comunque forte, ma con una profonda sensibilità, questa la ragione per cui non può assorbire tutto questo senza conseguenze. La sua reazione è totalmente negativa: Rudy vuole avere vendetta e per questo arriva ad usare mezzi illegali, come pestare con un manganello i due ragazzi responsabili dell'omicidio del commesso del supermercato e dare fuoco ad un negozio di alcolici (Whiteclay, un luogo dove l'economia si basa sulla vendita di alcolici, dato che a Pine Ridge è proibita) responsabile della diffusione dell'alcolismo nella riserva. Forse una delle regole principali nella vita è che vendicarsi personalmente non è mai una decisione così saggia, soprattutto se si ricorre alla violenza: Moogie, che era sul tetto mentre cercava di rubare delle bottiglie, finisce all'ospedale con brutte ustioni, soprattutto in faccia.

Il rimorso di Rudy è grande, ma questo aiuterà sicuramente i due fratelli ad iniziare un nuovo rapporto, migliore di quello di prima.
Il film contiene molti elementi provenienti dal mondo indiano, come la considerazione che questa gente ha del monumento della montagna dei presidenti (che altro non considerano che un simbolo della loro oppressione). La lacrima rossa causata da Rudy, che lancia un secchio di vernice sulla testa di una delle gigantesche statue del monte Rushmore, sembra simboleggiare la coscienza bianca che finalmente riconosce le sofferenze causate ai nativi.
Ho apprezzato molto questo film. 
Una bella domanda che uno si può porre ai giorni nostri è come vivono gli indiani dopo che sono stati rinchiusi nelle riserve ? 
La risposta è sicuramente che essi vivono come nel film "Skins". Un aspetto che io ho sicuramente apprezzato di questo film è che si tratta di una pellicola indipendente, molto diversa dai classici prodotti dal cinema americano. La scelta di descrivere le emozioni ed i sentimenti dei protagonisti lo rende molto simile ai film caratteristici del cinema europeo, che possiede temi spesso profondi e complicati.  

DANCE ME OUTSIDE


Director: Bruce McDonald

Year of production: 1994

Actors: Ryan Black, Adam Beach, Michael Greyeyes, Lisa Lacroix, Jennyfer Podemski, Tamara Podemski, Hugh Dillon.




With this movie made by Canadian director Bruce McDonald we flight in Canada, in Kidabanesee reservation (North Ontario).
The date of creation of this movie is 1994: the '90 atmosphere is very strong, especially in the look of the young protagonists of this movie. The '90 are the years of thrash metal and it is not strange to see the Metallica t-shirt "Ride the lightning" on them.
Actually this movie is a good example of an american teenager story in Native sauce. All the main actors are teenagers and the topic is about some aspects of young Native Americans who live in the reservations.
The three main male characters (Silas Crow, Frank Fancepost and Gooch played by three famous, sexy and talented Native American actors, Ryan Black, Adam Beach and Michael Greyeyes, at that time very very very young) played all the movie with leather jackets, stonewashed bluejeans, sunglasses and long hair, Gooch even drives a motorbike: the spirit of '90 is between us. After watched this movie I can say that a Native American man with leather jacket, stonewashed jeans, sunglasses (Rayban !!) and long black hair could be the best icon of this years, especially with heavy metal music like soundtrack.

This movie is a choral story where all the characters are the protagonists: Silas Crow is a young boy confused about his direction in life, who wear strange clothes in dark style: an old black hat and a black trench coat, very long. His best friend is the nice Frank Fencepost (Adam Beach), an hilarious guy with a big sense of humour. The two guys look forward to admittance to a mechanics' school.
Silas's girlfriend is Sadie Maracle (Jennyfer Podemski), I don't know why but I have some problems to appreciate Sadie's personality, in my opinion this girl is a little bit annoying, despite Silas is so cute, but anyway this girl is a devote Native activist, the kind of girl who like doing something always (This can be a good point...). Michael Greyes plays the role of Gooch, a gloomy Indian guy released from jail and in love with Silas's sister, Illianna: Gooch is her ex boyfriend, he want a reconciliation but she is now married with an Anglo Canadian lawyer, Robert. If Gooch is gloomy (but maybe charming) Robert is hilarious almost stupid, and when the guy try an Indian rite with him his reaction (He starts to scream "I am the Wolverine !!") is one of the happiest scene.


The morning after a night party in a club in the reservation Frank and Silas found the corpse of his friend, Little Margaret (Tamara Podemski), brutally murdered by an unknow murder . The movie follow how the police try to don't find a guilty, that is obviously Clarence Gaskill (Hugh Dillon) a drugged up white racist. This will stimulate the community to find vengeance.
Despite it is a drama story “Dance me outside” is not a real sad story. Maybe is more a comedy than a drama, the characters (especially Silas and Frank) are very hilarious like many moments during the movie.
Very important is the conversation between the two guys and the policeman after their arrest:


Bald Cop: Name?
Frank Fencepost: Frank Fencepost
Bald Cop: Address?

Frank Fencepost: Where do I live?

Bald Cop: Yeah, where do you live?

Frank Fencepost: I live where the land meets the sky. Where the eagle and the raven fly free. I live under the sun and the moon.

Bald Cop: [to Silas] Where do you live?

Silas Crow: I'm his neighbour.



Very important in this movie is the soundtrack, made with famous songs: “Indian car” by Keith Secola and “Half breed” by Cher.
This movie is get from a book by W.P. Kinsella “Dance me outside”, Kinsella is a Canadian novelist with Irish origins, which was a collection of seventeen short stories narrated by a young Cree, Silas Ermineskin, who describes life on a First nations reservations in Alberta State. Kinsella was criticized for writing from the point of view of Native people. The author rejected the critics and said that a writer has the right to create anything he chooses.

Anyway this story is a good examination of the tension between Anglos and Natives in Canada at that time. From the book and the movie it was created also a tv show, called "The Rez" (First Nations, Canadian television serie) with Ryan Black as Silas and Darrell Dennis as Frank Fencepost.